500 anni fa, il 2 maggio 1519, nel castello di Clos-Lucé si spegneva Leonardo da Vinci. Le sue opere ed il suo mito perdurano. Iniziò la sua vita in Italia e la concluse in Francia: incarna il legame indefettibile che unisce i nostri due paesi.

Per celebrare questo anniversario e quello del Rinascimento, il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha invitato il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella in Francia, sulle orme del genio Leonardo da Vinci.

« Molto lieto di ricevere il Presidente Mattarella per onorare la memoria di Leonardo da Vinci in occasione dei 500 anni dalla sua scomparsa. È quel legame storico e culturale che unisce l’Italia e la Francia. »

Emmanuel Macron, il 2 maggio 2019 ad Amboise.

 

Le Président de la République Emmanuel Macron et le Président de la République italienne Sergio Mattarella se recueillent sur la tombe de Léonard de Vinci à Amboise.

Ad Amboise, dopo essersi raccolti sulla tomba di Leonardo da Vinci, i due Presidenti si sono recati al Clos-Lucé, dove Leonardo da Vinci visse gli ultimi tre anni della sua vita. La visita è proseguita al Castello di Chambord, capolavoro architettonico di Leonardo da Vinci che ha immaginato il suo celebre scalone centrale a doppia elica. Varie centinaia di giovani francesi e italiani vi erano riuniti per uno scambio sui temi culturali e scientifici che hanno accompagnato le riflessioni di questo grande pensatore. Erano presenti esperti di fama mondiale per rispondere e mettere in prospettiva le tecniche attuali con quelle di Leonardo da Vinci. Erano presenti l’astronauta Thomas Pesquet e la sua collega italiana Samantha Cristoforetti, il fisico Gabriel Chardin e l’architetto Renzo Piano.

Au Château de Chambord, plusieurs centaines de jeunes français et italiens se sont rassemblés pour échanger sur les thèmes culturels et scientifiques qui ont accompagné les réflexions de Léonard de Vinci.

« I cinquecento anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci sono stati l’occasione per un grande momento di condivisione tra l’Italia e la Francia. »

Emmanuel Macron, il 2 maggio 2019 a Chambord.

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